Quando è il Momento Giusto per Introdurre il Fluoro ai Piccoli? Scopriamo l’Importanza di Questo Minerale

Il dibattito sul fluoro e il suo ruolo nella cura dentale dei bambini può creare parecchia confusione tra i genitori, data la presenza di pareri contrastanti. Tuttavia, con le informazioni giuste, è possibile navigare in questa tematica con più sicurezza.

Cos’è il fluoro?

Il fluoro è un minerale naturale, fondamentale per il benessere dei nostri denti, grazie alla sua capacità di fortificare lo smalto dentale. Quest’ultimo, essendo la parte esterna del dente, svolge un ruolo cruciale nella protezione e nell’incremento della resistenza dentale. È possibile trovare il fluoro sia in alcuni alimenti che nelle acque, ma non sempre in quantità sufficienti per esercitare i suoi effetti benefici, ed è in queste circostanze che potrebbe rendersi necessaria un’integrazione.

La decisione su se e quando iniziare a somministrare fluoro spetta di norma al pediatra, che valuterà le necessità specifiche del bambino basandosi su vari fattori. Ad esempio il tipo di alimentazione (allattamento naturale o artificiale), la dieta seguita, e la qualità dell’acqua consumata, che può variare significativamente in termini di contenuto di fluoro.

Quando introdurre il fluoro?

L’introduzione del fluoro può avvenire già con l’eruzione dei primi dentini, continuando, se necessario, fino all’età di 12-14 anni. Nonostante la mia formazione mi abbia avvicinata alle pratiche raccomandate negli Stati Uniti, dove il fluoro viene spesso prescritto a tutti i bambini, personalmente nutro delle riserve su questa pratica generalizzata. In alcuni casi, ho osservato che l’assunzione prolungata di fluoro può portare a problemi come l’iperfluorosi, caratterizzata da macchie sui denti, che variano dal bianco al giallo.

Questo fenomeno si verifica soprattutto quando si assume fluoro in eccesso rispetto alle reali necessità del corpo. Inoltre, i bambini piccoli hanno la tendenza a ingoiare il dentifricio durante il lavaggio dei denti, assorbendo così una certa quantità di fluoro. Per questo motivo, consiglio di evitare l’uso del dentifricio fino ai 3 anni di età. Successivamente, è importante utilizzarne una piccola quantità e assicurarsi che il bambino non ne ingerisca troppo.

Dal mio punto di vista, eccetto nei casi in cui il pediatra identifichi un’autentica necessità, le applicazioni di fluoro topico concentrate, effettuate direttamente dal dentista, risultano essere un’opzione molto più efficace. Questo metodo permette al fluoro di agire direttamente sul dente, massimizzando i benefici.

In conclusione, mentre il fluoro gioca un ruolo indiscutibile nel mantenere sani i denti dei nostri bambini, è fondamentale approcciarsi a questa pratica con cognizione di causa, valutando attentamente le reali necessità del piccolo in base alle sue abitudini alimentari e di vita.

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